SELVATICI SALVATECI
Selvatici salvateci è un grido intimo che si alza dentro il corpo dell’uomo che è animale e che solo sentendo questo e amando il dolore e la passione del creare, non il bisogno di sopraffare e distruggere può salvare la bestia, il suo buio, bello, potente quanto la luce.
IL CORPO SONORO DELLA MEMORIA
Spettacolo realizzato presso il Centro Culturale Il Funaro di Pistoia, In occasione dell’evento organizzato da Legambiente per la Giornata della Memoria 2013, lo spettacolo è espressione di un laboratorio realizzato con i ragazzi delle Scuole Superiori di Pistoia.
IL GIARDINO SULLA CENERE
Lasciare un tempo ... alle ombre del giardino che cresce rigoglioso sulle ferite. Tutto si apre con un dubbio e si scioglie in un gioco. Si ri- pete l’inizio senza cercare di risolverlo, il dubbio garantisce il continuo generarsi del gioco e le sue varianti. Uno spazio che sembra chiuso, ma forse non lo è ? Entra il vento. Si è nascosto un mondo e generato uno nuovo. Fuori cosa è rimasto ? Un giardino, una gabbia aperta. È una rinascita, una possibilità, o forse un’illusione per continuare a ricordare senza costruire la storia. Frammenti, tracce che vivono l’uno sull’altro, l’uno per l’altro..
PTILON
BRUCIA! è l’incendio dell’abitudine. S’ innesca una dimensione immaginaria in cui la visione si rovescia, si ribalta continuamente aprendosi a ciò che sta per nascere; è così che diveniamo segni, semi di parole e luce.
AK - NA
Performance tratta dal poemetto di Francesca Matteoni “Il portatore d’acqua”
Una creatura sta crescendo sotto i nostri occhi, fra le mani, in ogni momento successivo del lavoro, e ne sentiamo lo spirito vibrante. È l’esperienza del sentirsi finalmente Natura, spietata e compassionevole. Nasce da frammenti, da anime che hanno condiviso il movimento sfrenato e incosciente, fin dall’inizio, di frantumazione dell’individuo per una ricerca che tenta di oltrepassarsi unendo i contrasti. Aspiriamo alla totale tra- sformazione del frammento, della più piccola parte, è lo spirito di ak-na.
PASSAGGI IN 20x3
Performance per il giorno della Memoria, organizzata dalla Associazione Legambiente Pistoia con il patrocinio della Provincia e del Comune di Pistoia presso il Deposito ferroviario della Stazione di Pistoia.
Due figure evocano la memoria di un luogo, i vagoni dove venivano tra- sportati i deportati nei campi di concentramento. Lo fanno muovendosi all’interno di un’installazione di fili, una rete che si intreccia con le paro- le, le voci che ricordano momenti drammatici della Storia dell’Olocausto che ci appartiene e che continua a gridare il suo dolore insanabile
TESTA O CROCE
In uno spazio chiuso, come una soffitta, ci sono delle presenze appe- se dall’alto: i Sospesi. Testa e Croce abitano questo spazio. Durante la performance Testa e Croce si “sfoglieranno” a vicenda, togliendosi via via la stoffa colo- rata, fino a restare completamente vestite di bianco. Questa esfolia- zione simboleggia lo “spogliarsi delle abitudini” e crea un legame con ciò che li circonda, con le presenze che abitano la scena, i Sospesi...
VUOTO Q. B.
Creazione di uno spazio vuoto, una pancia, una caverna, dove sprofon- dano e da cui riemergono i frammenti segreti di una memoria collet- tiva, capace di evocare gesti, immagini, rumori scaturiti dal profondo. Il nostro è un vuoto determinato, “nel senso di ciò che, in qualcosa, non c’è. (...) Esso designa il non esserci, il non c’è di un vaso, ossia la parte vuota di un vaso ne costituisce l’utilità”. Così il vuoto pre-esiste allo spazio ed esiste insieme ad esso. Ne è presupposto necessario, ma anche parte integrante e insostituibile. VUOTO q.b. da spazio a un viaggio che ci vede tutti messi in gioco, dove si esperiscono i limiti del nostro essere nel mondo attraverso l'incrocio e la relazio- ne, lo specchiamento, in un incessante processo di germinazione.